Nuove opportunità immobiliari: al bando 18 immobili dell’agenzia del demanio
Le opportunità immobiliari di cui parliamo in questo articolo sono al tempo sono interessanti e dal grande fascino storico/architettonico, provenendo direttamente dall’Agenzia del Demanio.
Il bando, pubblicato nel mese di Luglio, prevede cessione all’asta di 18 edifici storici, tra cui ville d’epoca, torri e fari: il fine è quello di riqualificarli al servizio di un turismo più sostenibile, che migliori l’ospitalità e favorisca la valorizzazione dei beni culturali del territorio. Tra i beni proposti spicca l’ex villa del governatore Giancarlo Galan.
Le domande di concessione, particolarmente agevolate per gli operatori del Terzo settore, devono essere presentate entro il 3 dicembre 2024.
Alcuni Edifici Storici in concessione
I 18 immobili sono distribuiti in diverse regioni d’Italia: Veneto, Lazio, Piemonte, Liguria, Calabria, Sicilia, Lombardia, Friuli Venezia Giulia. Sono contemplate anche strutture dal grande valore storico e architettonico, tra cui:
- Torre Vecchia di Isola Capo Rizzuto, Calabria: Costruita nel 1380 da Carlo III, questa torre offre una vista spettacolare sulla costa ionica. La futura destinazione riguarderà attività di tipo sociale, culturale e legate al turismo sostenibile.
- Faro di Capo Grosso, Levanzo, Sicilia: il faro si trova in una posizione remota, accessibile solo tramite fuoristrada. È in piedi dal 1858 ed è offerto con una concessione di 50 anni.
- Ex caserma della Guardia di Finanza, Avola, Sicilia: Risalente al 1866, questa struttura potrebbe essere trasformata in una struttura ricettiva grazie a una concessione di 50 anni.
- Palazzo vicino al Santuario di Caravaggio, Lombardia: Situato nei pressi di Bergamo, questo palazzo rappresenta un’opportunità unica per progetti di valorizzazione turistica e culturale.
- Ville d’epoca in Friuli Venezia Giulia e Veneto: Questi edifici storici offrono potenzialità indubbiamente interessanti per sviluppare progetti turistici e culturali.
Progetti di Rigenerazione Urbana
L’iniziativa è parte della strategia di rigenerazione urbana promossa dall’Agenzia del Demanio, la quale pubblica due volte l’anno bandi di concessione di immobili statali. Tali attività rientrano a loro volta nell’ambito dei “Progetti a Rete”, ovvero iniziative di “valorizzazione di immobili pubblici, non strumentali, di valore culturale, identitario e paesaggistico, da affidare a privati e a enti del terzo settore, per il loro recupero e riuso a fini sociali, culturali, turistici, per attività connesse alla scoperta del territorio, alla tutela ambientale e alla mobilità dolce.”
Termini e scadenze per partecipare
I bandi sono pubblicati nella sezione “Gare e Aste” del sito dell’Agenzia del Demanio: ecco il link. Per chi fosse interessato, il termine ultimo per la presentazione delle offerte è il 03 dicembre 2024 alle ore 12:00. Oltre ai bandi, sul link evidenziato sarà possibile prendere visione dell’intera documentazione a supporto: le Guide ai bandi di concessione/locazione di valorizzazione e concessione agevolata, una Guida al PEF, il Dossier Progetti a Rete e le schede di presentazione dei singoli beni interessati dell’iniziativa.
I possibili ostacoli
Di certo l’interesse suscitato dalla possibilità di gestire edifici storici unici è alto, ma guardando alle esperienze passate, troviamo che spesso le condizioni economiche possono essere un ostacolo significativo: è il caso del Faro di Capo Grosso, il quale era già stato precedentemente assegnato per lo sviluppo di un mini resort esclusivo, ma il cui progetto non è decollato proprio a causa dei costi poibitivi. Una sorte simile è toccata alla ex villa di Galan: nonostante numerose proposte di concessione, l’edificio non ha ad oggi trovato una collocazione nell’ambito di iniziative sostenibili. Altri bandi precedenti per case cantoniere e fari hanno evidenziato difficoltà economiche e burocratiche che hanno spesso reso sconvenienti tali progetti.
Conclusioni
Se da un lato l’iniziativa dell’Agenzia del Demanio offre una straordinaria opportunità per il recupero e la valorizzazione degli edifici storici, dall’altro propone condizioni economiche e burocratiche che in taluni casi potrebbero essere d’ostacolo alla realizzazione dei progetti. Le concessioni richiedono uno sforzo considerevole in termini di investimento (restauro, manutenzione, rispetto dei vincoli storici e paesaggistici e così via), oltre ai costi operativi continui richiesti dagli edifici per gli utilizzi previsti. Senza adeguato supporto e una revisione delle condizioni di concessione, molti di questi progetti potrebbero rimanere irrealizzati.